IN
In italiano e in spagnolo, la preposizione ha un uso sostanzialmente analogo (cfr. esempio n.1), introducendo diversi complementi indiretti tra cui lo “stato in luogo” (“Troverai Marco in stazione) e il “moto a luogo” (“Torniamo in Italia”). Nella nostra lingua, tali complementi possono essere introdotti (a secondo dei casi) anche dalla preposizione A mentre, in spagnolo, il moto a luogo deve essere reso con A e lo stato in luogo con EN (IN), tranne quando questo complemento indica “un’entrata” (e quindi si utilizzano verbi come entrare, introdurre, penetrare, ecc.):
se A indica movimento e azione, EN è il suo esatto opposto. [fonte]
Dal punto di vista della traduzione in simboli, mantenere la distinzione grafica dei due complementi (cfr. quanto scritto sul simbolo della preposizione A e gli esempi n.2) avvantaggia indubbiamente la comprensione del legame esistente tra gli elementi della frase da questa connessi.
Esempio n.1:
Esempio n.2:
L’ha ribloggato su Speculum Maius.
L’ha ribloggato su Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino).
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