Utilizzo dei simboli ARASAAC a scuola per favorire la partecipazione di bambini stranieri… soprattutto nell’emergenza

In un momento in cui le scuole si trovano davanti all’accoglienza a macchia di leopardo (non prevedibile nei suoi tempi e nei suoi numeri) dei bambini provenienti dall’Ucraina, da più parte si rileva la necessità dell’aumento di mediatori culturali, pur nella consapevolezza che queste figure sono poche e diversamente distribuite sul territorio italiano.

Ciò non toglie che le scuole abbiano bisogno di strumenti immediati per comunicare con questi bambini e permettere loro di partecipare alla vita scolastica.

Ritengo dunque utile segnalarvi questo contributo di Stefania D’Amico, neuropsicomotricista e specialista in CAA, (Comunicazione Aumentativa Alternativa), in cui viene descritta la sua sperimentazione del sistema simbolico grafico ARASAAC, nei gruppi classe dove sono presenti alunni stranieri. Va tenuto presente che una semplice tabella di comunicazione può aiutare anche a parlare con gli adulti di riferimento che non parlano l’italiano.

Altri suggerimenti utili possono essere reperiti su Aula Abierta, il blog di ARASAAC (ora disponibile anche in italiano), in particolare su cosa sono quaderni e libri di comunicazione e su come si costruiscono.

Maria Grazia Fiore

Utilizzo dei simboli ARASAAC a scuola per favorire la partecipazione di bambini stranieri di recente immigrazione

Traduzione del titolo dell'articolo in simboli

Da qualche anno svolgo laboratori di neuropsicomotricità a carattere educativo e preventivo in alcune scuole dell’infanzia e primarie di Prato, dove esiste un’alta percentuale di alunni stranieri (oltre il 25%, per la maggior parte cinesi). Ho avuto così modo di osservare come i bambini stranieri di recente immigrazione, cioè arrivati da poco in Italia ed inseriti a scuola senza conoscere la lingua italiana, si ritrovino ad avere una partecipazione limitata alla vita scolastica, rimanendo spesso isolati e riuscendo solo in alcuni casi a comunicare ed interagire con gli altri, attraverso modalità simboliche quali gesti, vocalizzi, espressioni del viso e linguaggio del corpo.

Partendo da questa osservazione e considerando che è stato più volte dimostrato che l’uso delle tecniche di CAA favorisce la produzione del linguaggio orale e che l’utilizzo di immagini facilita la comprensione del linguaggio sostenendo l’apprendimento, ho voluto sperimentare l’utilizzo del sistema simbolico grafico ARASAAC nei gruppi classe dove sono presenti alunni stranieri.
Scopo generale del progetto è stato verificare se, attraverso la “manipolazione” dei simboli grafici e l’utilizzo di strumenti e materiale con essi creati, questi bambini potessero migliorare l’interazione con gli altri e la loro partecipazione alla vita scolastica, nonché l’acquisizione dell’italiano come lingua seconda.
La scelta del sistema simbolico ARASAAC è motivata dal fatto che i simboli sono liberamente scaricabili, di stile non marcatamente anglosassone, continuamente aggiornati ed arricchiti. Continua a leggere