Il linguaggio che non ti aspetti

“Noi sappiamo che i modi “autistici” di processare le informazioni sono qualitativamente differenti da quelli non autistici [e che] le persone non autistiche sono spesso disorientate dalla comunicazione “bizzarra” delle persone autistiche, ma anche viceversa” (Olga Bogdashina)

Lunedì 11 dicembre sarò a Monreale a presentare la segnaletica per l’accessibilità cognitiva prodotta per la parrocchia di Maria Santissima del Rosario in Villaciambra nell’ambito del progetto interdiocesano “La chiesa come ambiente: supporti visivi per l’accessibilità cognitiva”, che ho condotto e coordinato a partire dallo scorso anno.

locandina evento 11 dicembre

Contestualmente, presenterò il progetto di formazione interregionale “Le dimensioni della comunicazione nella condizione dello spettro autistico”, organizzato dagli Uffici per la Pastorale delle persone con disabilità delle Arcidiocesi di Monreale e di Rossano-Cariati.

Il corso si propone di fornire gli elementi di conoscenza fondamentali sulle caratteristiche delle persone nella condizione dello spettro autistico (secondo le dimensioni aggiornate dal DSM 5) nonché sulle strategie e gli strumenti da utilizzare per un approccio consapevole alla comunicazione, sulla scorta degli studi scientifici sulle varie dimensioni della comunicazione da considerare (funzioni, contesti, forme, significati e “parole”) nonché sull’utilizzo di facilitazioni visive e di strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa per l’anticipazione degli eventi e la partecipazione sociale.

Si tratta di un corso “agile”, modellato e arricchito nel tempo – proposto da quasi 10 anni in contesti caratterizzati da una platea eterogenea, le cui conoscenze e competenze in merito non sono rilevabili a priori – e caratterizzato da un costante aggancio tra teoria e prassi e l’utilizzo di video e materiale documentario per prendere consapevolezza delle caratteristiche neuro-sensoriali e comunicative delle persone che vivono questa condizione.

Non casualmente, questo percorso è sempre stato presentato con la metafora dell’indispensabile da mettere in valigia, come per un viaggio in un paese sconosciuto.

immagine valigia con il simbolo dell'autismo

Un percorso in cui riverso costantemente l’esperienza umana e genitoriale di vita con due figli “nello spettro”, le cui caratteristiche comunicative sembrano così lontane ma al tempo stesso si rivelano strettamente legate da un filo rosso che le accomuna nelle loro specificità.

I contenuti verranno articolati in tre moduli, due teorici (a distanza) e uno laboratoriale (in presenza o in formato blended, a seconda del numero di iscritti), finalizzato alla realizzazione di supporti visivi di immediato utilizzo.

I modulo
Conoscere la condizione delle persone nello spettro autistico (3h sincrono+3h asincrono)

– Ambiente e disabilità: la prospettiva dell’ICF
– Origine neurobiologica del Disturbo dello Spettro Autistico
– Un’unica condizione, tante persone diverse
– Il sovraccarico sensoriale: cos’è e come si affronta
– I comportamenti problema come comportamenti comunicativi: riconoscerli e comprenderli per gestirli e prevenirli

II modulo
Le dimensioni della comunicazione nello spettro autistico (3h sincrono+3h asincrono)

– Le funzioni, i contesti, le forme, i significati e le “parole”
– Strategie e strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa per l’orientamento nello spazio e nel tempo, l’anticipazione degli eventi e la strutturazione delle attività

III modulo (6-9 ore in presenza e/o blended)
Strumenti visivi per la comunicazione

La data di inizio del corso è fissata per il 12 gennaio 2024.

Nota a margine: al momento la locandina del corso è in preparazione ma questo post vuole dare una mano agli organizzatori già impegnati nel fornire informazioni agli interessati (anche se il corso non è stato ancora ufficialmente presentato!). Appena definiti i numeri e la distribuzione degli iscritti, ritornerò con un post definitivo e formale che includerà anche i patrocini 🙂

Maria Grazia Fiore

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