Quaderno per lavorare sul lessico relativo agli antonimi, opposti o contrari. Il materiale è costituito da coppie di opposti, con fotografie che rimandano ad aggettivi, avverbi o azioni frequenti nella vita di tutti i giorni.
Fonte: soyvisual.orgVersione originale in spagnoloVersione tradotta in italiano
In un momento in cui le scuole si trovano davanti all’accoglienza a macchia di leopardo (non prevedibile nei suoi tempi e nei suoi numeri) dei bambini provenienti dall’Ucraina, da più parte si rileva la necessità dell’aumento di mediatori culturali, pur nella consapevolezza che queste figure sono poche e diversamente distribuite sul territorio italiano.
Ciò non toglie che le scuole abbiano bisogno di strumenti immediati per comunicare con questi bambini e permettere loro di partecipare alla vita scolastica.
Ritengo dunque utile segnalarvi questo contributo di Stefania D’Amico, neuropsicomotricista e specialista in CAA, (Comunicazione Aumentativa Alternativa), in cui viene descritta la sua sperimentazione del sistema simbolico grafico ARASAAC, nei gruppi classe dove sono presenti alunni stranieri. Va tenuto presente che una semplice tabella di comunicazione può aiutare anche a parlare con gli adulti di riferimento che non parlano l’italiano.
Materiale ludico per imparare a identificare, comprendere e lavorare su emozioni e sentimenti. Il materiale combina rappresentazioni di #Soyvisual e Arasaac per lavorare sulla transizione tra realtà, fotografia e pittogramma.
Utilizzando immagini di riferimento e due coppie di cubi che contengono persone ed emozioni su ciascuna delle loro facce, dovremo mettere in relazione i soggetti e l’emozione che provano nella scena rappresentata nell’immagine.
Possiamo usare i cubi separatamente o combinando le rappresentazioni di #Soyvisual e Arasaac per aumentare il livello di difficoltà. Inoltre, possiamo usarlo in modo giocoso, facendo lanciare all’utente i cubi e costruire la frase con il soggetto e l’emozione che sono emersi casualmente.
Sul sito sono disponibili due versioni, che sono state tradotte in italiano per chi volesse utilizzarle.
A seguito delle numerose richieste di formazione pervenute a questo blog, segnalo agli interessati il prossimo corso effettuato dal nostro gruppo quasi al completo. Ulteriori informazioni potete trovarle contattando il Centro Studi Teorema. Buona giornata 🙂
mgf
Corso CAA Il corso ha l’Obiettivo di fornire conoscenze per un corretto approccio alle strategie di COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA in tutti gli ambienti di vita e nella prospettiva dello sviluppo globale della persona.
Durata: 30 ore
Formatori: dott. Mario Damiani Neurologo, Direttore sanitario centro Quarto di Palo (Andria)
dott.ssa Maria Manuela Mennitti Logopedista CRP (Centri Riabilitazione Pugliesi), Sociologa della comunicazione, co-referente regionale ISAAC Puglia
dott.ssa Eva Sara Inchingolo Logopedista centro Quarto di Palo (Andria)
dott.ssa Elisabetta Brancaccio Logopedista ASL NA2/Nord
dott.ssa Maria Grazia Fiore Docente, Progettista, Formatrice
Nello scenario pandemico che stiamo vivendo, la realizzazione di supporti visivi per persone con disabilità e Bisogni Comunicativi Complessi finalizzati ad affrontare la vaccinazione diventa di primaria importanza per i caregiver e i soggetti stessi.
Si tratta di una situazione nuova per le persone con Bisogni Comunicativi Complessi, cioè difficoltà ad esprimersi ma anche e soprattutto difficoltà nel capire quanto gli altri vogliono comunicare, sul piano linguistico, cognitivo o direttamente comunicativo come ad esempio nei Disturbi dello Spettro Autistico e altri disturbi del Neurosviluppo/ disabilità neuromotoria ecc. (cit.)
Come VisualForAll segnaliamo pertanto il prezioso lavoro delle équipe dell’UOC di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL Napoli 2, che hanno messo a punto un vademecum per immagini e simboli, con cui il paziente viene preparato alla vaccinazione.
Tutti i centri, inoltre, (si legge sul sito da cui è possibile scaricare i materiali di supporto) sono allertati per garantire un accesso diretto al centro vaccinale per questa particolare tipologia di pazienti, evitando attese che potrebbero minarne la capacità collaborativa.
I materiali si articolano in:
un documento introduttivo in cui si forniscono indicazioni agli operatori sanitari e ai familiari degli utenti che possano favorire l’esecuzione della procedura vaccinale [vai al documento PDF];
i supporti visivi necessari a ogni fase della vaccinazione, in simboli ARASAAC [vai al documento PDF];
La prima versione della Via Crucis in simboli (ancora reperibile sul sito della Pastorale disabili) è stata realizzata lo scorso anno, nel periodo probabilmente più buio del lockdown, con un enorme sforzo per non far sentire abbandonate le persone con Bisogni Comunicativi Complessi (come in realtà erano)
La versione di quest’anno, “ancorata” alle suggestive illustrazioni di Maximino Cerezo Barredo, è stata rivista e modificata per ciò che riguarda la costruzione della frase, secondo i criteri di scrittura controllata.
Questa revisione ha per me rappresentato una ulteriore maturazione nella trasposizione in simboli che non può essere spiegata nello spazio di un post ma che può essere colta nel confronto tra le versioni (per chi ne ha interesse).
Le illustrazioni sono state fondamentali per il ripensamento del testo, considerati l’umanità e il coinvolgimento emotivo che suscitano.
Spero che anche voi apprezziate il lavoro (oltre che le illustrazioni) 🙂
Sarebbe stata mia intenzione condividere con voi una revisione grafica (più che contenutistica) di questo brano evangelico in CAA (così come fatto per la Via Crucis che pubblicherò a breve) ma non è stato possibile, quindi vi metto a disposizione l’ultima versione.
Una delle domande arrivate ultimamente a questo blog, riguarda la rappresentazione di comparativi, superlativi, diminutivi e accrescitivi con i simboli ARASAAC.
Tre premesse importanti:
non esiste alcuna indicazione “tassativa” in CAA, dato che il destinatario ultimo del messaggio è la specifica persona;
i suggerimenti proposti derivano da una impostazione costruita in anni di studio e di pratica, che vede nella semplificazione del testo verbale secondo criteri di scrittura controllata, il primo passaggio per la creazione della sua versione in simboli;
spesso ci si trova ad avere bisogno di simboli nuovi, che però vanno creati in maniera coerente allo stile del sistema simbolico utilizzato nonché poi “testati” con i lettori con Bisogni Comunicativi Complessi.
Per quanto riguarda i tre gradi del comparativo, occorre tenere presente che il comparativo di minoranza andrebbe evitato se non si è sicuri che il lettore sia in grado di effettuare il paragone mentale tra i due termini, trasformandolo piuttosto in un comparativo di maggioranza attraverso l’inversione dei termini. Così come il complemento d’agente (“Io vengo pettinata da mamma”), il comparativo di minoranza richiede di “invertire” mentalmente i termini rispetto all’ordine di presentazione degli stessi.
Trasformazione di un comparativo di minoranza in uno di maggioranza
Nel comparativo di uguaglianza si può usare il simbolo del “come” (che, personalmente, uso anche per tradurre espressioni come “tanto… quanto”, “sia… sia…”) o uno dei simboli “uguale”, preferendo quello che viene usato abitualmente (se possibile).
Esempi di comparativo di uguaglianza
Quando la comparazione non è tra due nomi ma tra due aggettivi, in italiano la frase viene resa utilizzando un “che” (“Il fiore è più bello che profumato”). Niente impedisce di farlo ma, se lo rendessimo in questa maniera, renderemmo la frase più ambigua da comprendere nella versione in simboli e quindi consiglio di espandere la frase, esplicitandone i termini.
Comparazione tra aggettivi
Per quanto riguarda i superlativi, in ARASAAC, li ho visti resi talvolta con l’aggiunta di un punto esclamativo anche se, seguendo sempre i principi della scrittura controllata, consiglio di renderli anteponendo il “molto” all’aggettivo o ripetendolo due volte (“Il quadro è molto bello!” o “Il quadro è bello bello!), come del resto previsto in italiano. Quest’ultima opzione è quella con cui si possono rendere anche diminutivi e accrescitivi.
Superlativi resi con l’aggiunta del punto esclamativo
Si è concluso oggi, con la consegna virtuale degli attestati, il corso in formato blended “La CAA nella pratica educativa e nella catechesi”, organizzato dall’Ufficio per l’Evangelizzazione di Cassano all’Jonio in collaborazione con l’Ufficio Scuola, con il patrocinio del Vicariato per la Pastorale della Diocesi di Cassano all’Jonio e di ISAAC ITALY.
Il corso era nativamente in formato blended, prevedendo l’utilizzo della piattaforma Moodle e un calendario laboratoriale in presenza, poi saltato a causa della pandemia. Questo mi/ci ha costretto rimodulare il corso interamente a distanza, a trasferire i laboratori online e a incrementare la durata stessa del corso (che doveva terminare a giugno 2020), puntando al risultato e non alla tempistica.
E’ stato un periodo molto complesso, che ha richiesto impegno e volontà da parte di tutti quelli che hanno portato avanti il loro impegno fino alla fine. Ritengo pertanto, come ho detto stasera nell’incontro con don Nunzio Laitano e i corsisti, che questi semi debbano dare frutto, facendo crescere una comunità di pratica che risponda ai vuoti e ai silenzi dei territori e delle Amministrazioni, in tema di disabilità e Bisogni Comunicativi Complessi.
La lungimiranza di S. E. il Vescovo Francesco Savino ha permesso di coinvolgere docenti, catechisti, educatori dispersi nel territorio della Diocesi, che possono fare la differenza se faranno rete, condivideranno soluzioni e problemi, cresceranno come comunità virtuale.
Io, ovviamente, sono già parte di questa comunità. Confido che non mi lasceranno sola. 🙂