mente piena di immagini

Incroci inclusivi: insegnare con la CAA

Nell’ambito del Festival della formazione DeA Scuola, La scuola è, venerdì prossimo 8 aprile, dalle ore 17.00 alle ore 18.30, ci sarà il webinar “Incroci inclusivi: insegnare con la CAA”, in cui presenterò criteri e “visioni” che hanno dato vita al libro di testo Grammatica Visionaria, sussidio didattico in CAA realizzato con i pittogrammi ARASAAC.

copertina dello specimen di Grammatica Visionaria

Il libro (guida+testo docente) verrà fornito gratuitamente a tutti gli studenti con disabilità delle classi di scuola secondaria di I grado che avranno adottato una grammatica edita da DeA Scuola e che ne faranno richiesta alla casa editrice.

Considerato l’interesse trasversale riscosso da questo webinar (grazie!), ho chiesto e ottenuto che la partecipazione fosse aperta a tutti i docenti di ogni ordine e grado, oltre che a chi docente non è, ma lavora con la CAA o vuole capirne di più.

Se volete partecipare, siete ancora in tempo. Il link per iscriversi è il seguente: https://festival.deascuola.it/evento/incroci-inclusivi-insegnare-con-la-caa/

Ci vediamo venerdì!

mgf

Tabelle di comunicazione italiano-ucraino in simboli ARASAAC

Tabella di comunicazione italiano-ucraino in simboli ARASAAC

ISAAC International ha creato sul proprio sito una pagina con risorse di supporto CAA per le persone colpite dalla situazione in Ucraina, in varie lingue e con diversi sistemi simbolici.

In italiano, sono disponibili tabelle di comunicazione per bisogni immediati, necessità mediche e vestiario con simboli ARASAAC, disponibili in questa cartella.

Consiglio di esplorare anche gli altri materiali in altre lingue e simboli, che possono avere anche altri strumenti utili come la spelling board, disponibile all’ultima pagina di questo documento.

Dizionario in immagini. La classe.

Copertina del dizionario

In aggiunta ai dizionari italiano-ucraino precedentemente pubblicati, qui di seguito i link anche a quello tradotto in italiano e a quello originale in spagnolo. Rispetto a quest’ultimo, nei primi due è stata aggiunta una pagina con materiali e oggetti per gli studenti più grandi.

Qui di seguito, invece, potete trovare i link a una selezione di risorse visive sul materiale scolastico disponibili su Soyvisual, per ulteriori necessità didattiche e comunicative.

Vai alle foto: https://tinyurl.com/vhbje24c

Vai alle scene a scuola: https://tinyurl.com/9xawy5w2

Dizionario in immagini. I giocattoli.

Coerentemente al post pubblicato ieri, comincio a dare il mio contributo per accogliere i bambini ucraini che non parlano la nostra lingua.

Anche se potrà sembrare l’ultimo dei problemi, ho pensato di avventurarmi in una traduzione in ucraino del dizionario in immagini sui giocattoli che avevo già tradotto in italiano, perché sono un argomento importante di cui parlare con i bambini, più o meno piccoli.

Vi metto qui a disposizione le due traduzioni del documento pubblicato su Soyvisual, oltre che ovviamente il link alla versione originale spagnola.

Lascio a voi la diffusione ma soprattutto l’utilizzo!

Maria Grazia Fiore

Impariamo gli opposti

Copertina del quaderno in italiano

Traduzione italiana dal sito Soyvisual:

Quaderno per lavorare sul lessico relativo agli antonimi, opposti o contrari. Il materiale è costituito da coppie di opposti, con fotografie che rimandano ad aggettivi, avverbi o azioni frequenti nella vita di tutti i giorni.

Fonte: soyvisual.org

Versione originale in spagnolo
Versione tradotta in italiano

Impariamo le emozioni con i cubi


Traduzione italiana dal sito Soyvisual:

Materiale ludico per imparare a identificare, comprendere e lavorare su emozioni e sentimenti. Il materiale combina rappresentazioni di #Soyvisual e Arasaac per lavorare sulla transizione tra realtà, fotografia e pittogramma.

Utilizzando immagini di riferimento e due coppie di cubi che contengono persone ed emozioni su ciascuna delle loro facce, dovremo mettere in relazione i soggetti e l’emozione che provano nella scena rappresentata nell’immagine.

Possiamo usare i cubi separatamente o combinando le rappresentazioni di #Soyvisual e Arasaac per aumentare il livello di difficoltà. Inoltre, possiamo usarlo in modo giocoso, facendo lanciare all’utente i cubi e costruire la frase con il soggetto e l’emozione che sono emersi casualmente.

Sul sito sono disponibili due versioni, che sono state tradotte in italiano per chi volesse utilizzarle.

Impariamo le emozioni con i cubi:

Impariamo le emozioni con i cubi 2:

Vorrei sapere come poter tradurre comparativi, superlativi, diminutivi e accrescitivi…

Una delle domande arrivate ultimamente a questo blog, riguarda la rappresentazione di comparativi, superlativi, diminutivi e accrescitivi con i simboli ARASAAC.

Tre premesse importanti:

  1. non esiste alcuna indicazione “tassativa” in CAA, dato che il destinatario ultimo del messaggio è la specifica persona;
  2. i suggerimenti proposti derivano da una impostazione costruita in anni di studio e di pratica, che vede nella semplificazione del testo verbale secondo criteri di scrittura controllata, il primo passaggio per la creazione della sua versione in simboli;
  3. spesso ci si trova ad avere bisogno di simboli nuovi, che però vanno creati in maniera coerente allo stile del sistema simbolico utilizzato nonché poi “testati” con i lettori con Bisogni Comunicativi Complessi.

Per quanto riguarda i tre gradi del comparativo, occorre tenere presente che il comparativo di minoranza andrebbe evitato se non si è sicuri che il lettore sia in grado di effettuare il paragone mentale tra i due termini, trasformandolo piuttosto in un comparativo di maggioranza attraverso l’inversione dei termini. Così come il complemento d’agente (“Io vengo pettinata da mamma”), il comparativo di minoranza richiede di “invertire” mentalmente i termini rispetto all’ordine di presentazione degli stessi.

Trasformazione di un comparativo di minoranza in uno di maggioranza

Nel comparativo di uguaglianza si può usare il simbolo del “come” (che, personalmente, uso anche per tradurre espressioni come “tanto… quanto”, “sia… sia…”) o uno dei simboli “uguale”, preferendo quello che viene usato abitualmente (se possibile).

Esempi di comparativo di uguaglianza

Quando la comparazione non è tra due nomi ma tra due aggettivi, in italiano la frase viene resa utilizzando un “che” (“Il fiore è più bello che profumato”). Niente impedisce di farlo ma, se lo rendessimo in questa maniera, renderemmo la frase più ambigua da comprendere nella versione in simboli e quindi consiglio di espandere la frase, esplicitandone i termini.

Comparazione tra aggettivi

Per quanto riguarda i superlativi, in ARASAAC, li ho visti resi talvolta con l’aggiunta di un punto esclamativo anche se, seguendo sempre i principi della scrittura controllata, consiglio di renderli anteponendo il “molto” all’aggettivo o ripetendolo due volte (“Il quadro è molto bello!” o “Il quadro è bello bello!), come del resto previsto in italiano. Quest’ultima opzione è quella con cui si possono rendere anche diminutivi e accrescitivi.

Superlativi resi con l’aggiunta del punto esclamativo

Spero di essere stata esaustiva 🙂

Maria Grazia Fiore

Trasporre un testo in simboli

Tra le domande che più frequentemente arrivano a questo blog, c’è quella relativa agli strumenti per “tradurre” un testo in simboli.

La risposta al quesito richiede qualche precisazione prima di parlare di strumenti, dato che avere una penna non implica automaticamente il fatto di saperla usare per scrivere (giusto per rimanere nella metafora della letto-scrittura).

In primo luogo, occorre acquisire la consapevolezza che si sta effettuando il trasferimento di un insieme di significati da un codice all’altro (verbale -> iconico), a differenza di quello che succede quando di traduce un testo in una lingua diversa, in cui si rimane nell’alveo del codice verbale. Non può esistere nessun simbolo univocamente associato a una sola parola. Anche i cosiddetti simboli “trasparenti” (quelli cioè che possono essere adeguatamente interpretati da persone che non parlano la stessa lingua) possono essere associati a sinonimi diversi.

Il simbolo di “bere” è un simbolo trasparente perché tutti possono riconoscere l’azione raffigurata ma la sua etichetta verbale può essere rappresentata da uno dei sinonimi del verbo come dissetarsi, sorbire, sorseggiare, ecc.

Altra criticità da affrontare è quella di semplificare e riorganizzare il testo verbale prima di crearne una versione in simboli, in maniera tale da alleggerirlo di tutte quelle complessità (pronomi, tempi complessi, periodi troppo lunghi, lessico specialistico, metafore e così via) di cui noi parlanti non siamo sempre consapevoli. Un buon suggerimento è quello di rifarsi ai criteri di scrittura controllata che potete visualizzare in questa mappa online.

Ultimo suggerimento (ma non per importanza) è quello di decidere come aggregare/separare gli elementi della frase, in maniera da mantenere questa scelta in tutto il testo. La frase “Il ragazzo culla il bambino” può, per esempio, essere resa con uno, tre o cinque simboli, come si può vedere nell’immagine sottostante.

Versioni in simboli della frase resa con un unico pittogramma (olofrase), con tre pittogrammi (divisione per sintagmi) e con cinque pittogrammi (tanti quanti sono tutti gli elementi che compongono la frase).

Una volta fatta questa introduzione, vado a segnalarvi uno dei software che potete utilizzare per i vostri testi in CAA, che appartiene al progetto ARASAAC (come i simboli che ho utilizzato).

Il software in questione è AraWord, liberamente scaricabile, i cui tutorial potete trovare nella sezione dedicata di Aula abierta. Il sito è in spagnolo ma, utilizzando Google Translate, avrete una traduzione in italiano più che accettabile.

Per quanto riguarda i video, basta che voi attiviate i sottotitoli in italiano, come mostrato dalle immagini sotto.

Spero di esservi stata utile 🙂

Buon lavoro!

Maria Grazia Fiore

Covid19: Promemoria per l’uscita e il rientro in casa con simboli Arasaac

Un promemoria per l’uscita e il rientro in casa per proteggere se stessi e i propri cari dal coronavirus Covid19, realizzato con i simboli Arasaac della Comunicazione Aumentativa e Alternativa. Il messaggio è rivolto principalmente agli adulti: stampate il documento e appendetelo al frigorifero 🙂

Disponibile, per ora, in: italiano, inglese , spagnolo