Pittogrammi ARASAAC: appunti sull’uso delle preposizioni proprie (IN)

IN

In italiano e in spagnolo, la preposizione ha un uso sostanzialmente analogo (cfr. esempio n.1), introducendo diversi complementi indiretti tra cui lo “stato in luogo” (“Troverai Marco in stazione) e il “moto a luogo” (“Torniamo in Italia”). Nella nostra lingua, tali complementi possono essere introdotti (a secondo dei casi) anche dalla preposizione A mentre, in spagnolo, il moto a luogo deve essere reso con A e lo stato in luogo con EN (IN), tranne quando questo complemento indica “un’entrata” (e quindi si utilizzano verbi come entrare, introdurre, penetrare, ecc.):

se A indica movimento e azione, EN è il suo esatto opposto. [fonte]

Dal punto di vista della traduzione in simboli, mantenere la distinzione grafica dei due complementi (cfr. quanto scritto sul simbolo della preposizione A e gli esempi n.2) avvantaggia indubbiamente la comprensione del legame esistente tra gli elementi della frase da questa connessi.

in

Esempio n.1:

viaggiare in auto - raccogliere frutta in estate - oggetto in metallo

Esempio n.2:

Entrare in casa - Stare in casa - Andare in SpagnaMaria Grazia Fiore

Pittogrammi ARASAAC: appunti sull’uso delle preposizioni proprie (DA)

DA

Questa preposizione ha principalmente un significato di movimento a partire da un punto reale o immaginario. Quando indica un punto di partenza, spaziale o temporale, va tradotta con questo simbolo, corrispondente al desde spagnolo

da

 

 

 

 

Esempi:

scendere dalla cima

da oggi mangerò meno

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Pittogrammi ARASAAC: appunti sull’uso delle preposizioni proprie (DI – A)

La grammatica tradizionale suddivide le preposizioni in tre gruppi: preposizioni proprie; preposizioni improprie; locuzioni preposizionali.

Le preposizioni sono parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina sta dietro all’angolo; va di male in peggio; nevica di brutto; è arrivato in cima alla torre) o una frase con un’altra frase (studia per migliorare il voto; è bello da morire). Le preposizioni si suddividono comunemente in preposizioni proprie (quali a, da, in, con), preposizioni improprie (quali davanti, vicino, dopo, mediante) e locuzioni preposizionali (quali in fondo a, per via di, a causa di) […]

La preposizione svolge dunque una funzione di estrema importanza nella costruzione della frase. Solo il soggetto, il complemento oggetto (salvo il caso dell’accusativo preposizionale…), i predicati nominali… e alcuni avverbiali (spesso temporali, quali oggi, la settimana prossima, ogni sera) possono essere introdotti senza preposizione; tutti gli altri costituenti di frase, per legarsi, ne richiedono una. [fonte]

Anche nella traduzione in simboli, l’esplicitazione delle preposizioni riveste estrema importanza per la rappresentazione “visiva” del legame esistente tra le parti di una stessa frase e, di conseguenza, per la maggiore comprensione della stessa.

Per questo motivo riteniamo utile soffermarci sull’accurata distinzione fatta in ARASAAC tra i simboli delle preposizioni proprie (non articolate), che riflettono le caratteristiche distinzioni della lingua spagnola risultando un utile riferimento anche per la traduzione in italiano. Continua a leggere

Pittogrammi ARASAAC: appunti sull’uso degli articoli indeterminativi

Nella nostra proposta di integrazione, abbiamo utilizzato il simbolo degli articoli indeterminativi spagnoli uno/unos per ricavare il femminile plurale che, in italiano, non esiste.

Simboli ARASAAC per gli articoli determinativi e indeterminativi

Simboli ARASAAC per gli articoli determinativi e indeterminativi

Nuovi simboli per gli articoli di genere femminile

Nuovi simboli per gli articoli di genere femminile

L’utilizzo di tali simboli deve però tenere conto di quello che, in italiano, viene fatto delle forme articolate della preposizione “di”,

usate anche con valore di articolo partitivo, per indicare una parte, una quantità indeterminata di qualcosa… [fonte]

In italiano (come in spagnolo)

l’articolo indeterminativo si usa per introdurre nel discorso qualcuno o qualcosa di nuovo, di cui non si è parlato in precedenza, o per nominare qualcuno o qualcosa in modo generico, indefinito.

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Proposta integrazione pittogrammi ARASAAC: gli articoli di genere femminile

Nella collezione ARASAAC, gli articoli determinativi e indeterminativi non sono differenziati per genere. La scelta di esplicitare l’articolo o meno nella strutturazione della frase in simboli dipende da una serie di variabili che attengono, in primo luogo, alle caratteristiche e ai bisogni di chi li utilizza per comunicare e, di conseguenza, alle caratteristiche dell’intervento di CAA  per “quella” persona (sull’argomento, leggi anche qui).

Per contribuire alla completezza del sistema simbolico e a eventuali necessità derivanti dall’apprendimento della lettoscrittura, abbiamo realizzato i simboli mancanti utilizzando le stesse convenzioni stabilite da ARASAAC per i quattro simboli esistenti, invertendo il contrasto bianco/nero per differenziare il genere. A tale proposito, sottolineiamo che lo spagnolo (a differenza dell’italiano) prevede il plurale dell’articolo indeterminativo “unos/unas” ed è dal suo simbolo (reperibile nella versione spagnola) che siamo partiti per ricavare il partitivo femminile.

Simboli ARASAAC per gli articoli determinativi e indeterminativi

 

Nuovi simboli per gli articoli di genere femminile

I nuovi simboli sono scaricabili da qui [formato .zip – si apre in una nuova pagina] e possono essere inclusi nel software Araword [qui la versione italiana del manuale di installazione e utilizzo in formato pdf] attraverso “Gestione risorse”->”Aggiungi immagine”.

Maria Grazia Fiore